lunedì 28 dicembre 2020

#STEP 28 - Sintesi finale

 Siamo giunti alla fine del nostro percorso. Percorso nel quale spero abbiate trovato ciò che cercavate o ciò che non conoscevate e che ora porterete con voi.

Primi modelli di radar

Il radar, strumento nato dalla necessità di dare una svolta alla Seconda Guerra Mondiale, vede decine di scienziati di tutte le nazioni cimentarsi in una sorta di corsa a chi per primo, da li poco, avrebbe messo a punto questa nuova tecnologia. L'Italia, guidata da Guglielmo Marconi, cercò di farsi sentire nella comunità scientifica ma, come abbiamo detto più volte nel blog, per tutta la prima metà del '900 rimarrà solo una profezia, un progetto che vede la sua realizzazione solo dopo l'esordio da parte di altre nazioni. Tra le prime spiccano sicuramente America ed Inghilterra, nazioni alle quali vengono riconosciuti i primi brevetti e nazioni che , grazie all'utilizzo di questo nuovo strumento, saranno in grado di cambiare gli assetti bellici di quel tempo. Il radar venne installato su navi ed aerei dando il via alla cosìdetta "guerra invisibile"; per chi, come la Germania, fosse all'oscuro di questa tecnologia iniziò una vera e propria  propaganda di terrore contro questi "nemici invisibili". (Curiosa è la risposta che ricevette dall'Inghilterra: "i nostri piloti mangiano carote migliorandosi la vista").

Primi modelli di radar

Infine, come abbiamo riportato anche nello studio dell'utilizzo di determinate parole nel tempo, possiamo notare come la parola guerra e la parola radar subiscono una crescita parallela, prova ancora più schiacciante del contesto nel quale nasce questo strumento.

Tralasciando ora la storia di questo strumento ed andando ad analizzare invece l'aspetto fisico-scientifico ci accorgiamo che il radar, seppur semplice nel capirne il funzionamento, cela un complesso studio elettromagnetico e necessita sicuramente di tecnologie che solo il '900 poteva garantirgli: la maggior parte dei sui componenti, infatti, non sono semplici pezzi meccanici da assemblare, ma schede madri in silicio con l'implementazione di  transistor, resistenze, ect.



Fortunatamente l'ambiente militare non fu l'unica espressione del radar. I vari modelli che da li in poi vennero sviluppati riuscirono a spaziare in più campi come quello metereologico (attività fondamentale riportata anche in alcuni francobolli), mappatura del territorio (es. fondali marini) e rilevazione varia di oggetti o di incendi. Nella praticità di tutti i giorni il radar viene utilizzato appunto dalle stazioni meteo per le previsioni atmosferiche, ma anche dai pescatori per individuare lo spostamento di banchi di pesci e, come già in passato, continuano a costituire una parte fondamentale dell'armeria del Ministero della Difesa (ed in alcuni comparti ne è addirittura il simbolo).  Questo suo importante utilizzo pratico, alla portata dei più, portò la comunità scientifica di ogni nazione a regolamentarne l'uso in difesa di possibili danni alla salute: nascono così le prime normative a riguardo (sia italiane che europee).















All'interno del blog sono presenti anche alcuni elementi come la mappa concettuale o l'abbecedario che raggruppano nel loro interno gli aspetti fondamentali, i concetti, i numeri e le cose che ruotano attorno al nostro protagonista.

Concludiamo dicendo che, fin dai suoi esordi, il radar si è rivelato uno strumento che punta al futuro, che punta lontano, all'ignoto. La capacità di poter captare e osservare qualcosa che è distante da noi migliorò i nostri orizzonti fino a portarci addirittura nello spazio. Film e fumetti ricalcano questo sguardo teso all'infinito, dando vita a storie legate alla scoperta di nuovi mondi, di nuove civiltà, di lunghi spostamenti interspaziali, etc...

Nave Enterprise - Star Trek

Il percorso che abbiamo compiuto insieme non vuole mirare alla mera conoscenza della storia o del funzionamento del radar, ma ci vuole condurre in un'ottica di comportamento, ad una filosofia.
Ciò che non vediamo e non conosciamo ci spaventa, come spaventò i tedeschi quando si accorsero che le loro armi non funzionavano in confronto a quelle inglesi; e ciò che non conosciamo può venir affrontato in due modi:
- possiamo inventarci noi stessi una scusa per poi crederci, come fecero sempre i tedeschi abboccando alla propaganda inglese dei "mangiatori di carote"
- oppure possiamo attrezzarci anche noi con i giusti strumenti, come il radar in guerra, grazie ai quali riusciremo a vedere anche ciò che anche il buio ci nasconde. 

Quale metodo scegli tu?


Nessun commento:

Posta un commento