giovedì 12 novembre 2020

#STEP 17 - I brevetti

Nella storia del radar il fatto meno noto, ma eclatante, è che nel 1904 un inventore tedesco, Christian Hülsmeyer, ottenne un brevetto britannico (n° DE165546) per un “telemobiloscopio”, che era un "apparecchio di proiezione e ricezione dell'onda hertziana ... per avvertire la presenza di un corpo metallico come una nave o un treno “.

Non solo una teoria, ma un prototipo che venne messo alla prova nella mattina del 10 giugno 1904, dal ponte del Reno a Colonia, con una dimostrazione pubblica, sia con potenziali utenti sia con la stampa, che ne dette ampio ragguaglio.
I tecnici di varie compagnie di navigazione ritennero trattarsi della dimostrazione convincente di una nuova tecnologia e della sua pratica applicazione, visto che una nave dotata di questo sistema avrebbe potuto individuare per tempo un ostacolo od altra nave fino a 5 chilometri di distanza. La specifica del brevetto mostra l'immagine di un piroscafo che utilizza il riflesso per rilevare una nave in arrivo. I test effettuati sul Reno avevano in linea di principio dimostrato l'utilità del processo. Oltre a questo "telemobiloskop" (visualizzatore di movimento a distanza), l'11 novembre 1904 Hülsmeyer ottenne un ulteriore brevetto (n° DE169154) per determinare la distanza misurando l'angolo di elevazione.



            
             DE169154, 11 novembre 1904

            
                    DE165546, 30 aprile 1904    













Malgrado l’interesse concreto di armatori ed industriali, il progetto si arenò per una durissima campagna contro qualsiasi adozione o investimento nella nuova tecnologia, messa in atto dalla compagnia Marconi che minacciava gli interessati di violare gli accordi precedenti con la stessa società Marconi, che peraltro riguardavamo il servizio radio. 


Il mondo armatoriale, prima ancora che l’industria, più ancora che pregiudizi aveva difficoltà a discernere tra sistema di ricerca e scoperta a onde hertziane ed il concetto di rilevamento radio (radiogoniometria nel migliore dei casi), difficoltà su cui abilmente giocò la Marconi. 

Nell'autunno del 1922, Albert H. Taylor e Leo C. Young, ricercatori del U.S. Naval Aircraft Radio Laboratory stavano effettuando esperimenti di comunicazione quando notarono che lo scafo, tra l’ altro in legno, di una nave sul fiume Potomac interferiva con i loro segnali. I due ricercatori stesero una memoria suggerendo che questa anomalia avrebbe potuto utilizzarsi per il rilevamento di navi, in un contesto di difesa portuale. Nel 1930, un collaboratore di Taylor e Young, Lawrence A. Hyland, transitato al Laboratorio di Ricerca Navale Usa (NRL) di Washington, utilizzò un analogo sistema per rilevare il passaggio di un velivolo. 
Nel dicembre del 1934 con tale apparato fu possibile rilevare un aereo alla distanza di un miglio mentre sorvolava il Potomac. 

Sulla base di queste due esperienze fu presentata una richiesta di brevetto per la scoperta sia di navi che di aeromobili. 
Questi risultati sarebbero stati tipici del successivo radar, con l’adozione di sistemi ad impulsi tecniche di codifica per estrarre dati da un segnale in onda continua (CW). 


Taylor incaricò pertanto Robert Morris Page di verificare e sviluppare la tesi di Young. Page progettò un trasmettitore che operava a 60 MHz con impulsi di 10 μs di durata e intervallo di 90 μs.
Per questo esperimento a Page, Taylor e Young viene attribuita la paternità del primo vero radar al mondo con il relativo brevetto (n° US1981884A)







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